18 ottobre 2024

A Bruxelles l’appello di CNA agli europarlamentari: artigiani e piccole imprese al centro delle politiche Ue



“Vi chiediamo che il tema dell’artigianato sia centrale nel vostro mandato e che grazie al vostro impegno l’artigianato e le micro e le piccole imprese possano essere al centro del nuovo ciclo istituzionale di Bruxelles”. A lanciare questo appello il presidente della CNA, Dario Costantini, intervenuto con il segretario generale Otello Gregorini all’incontro organizzato dalla Confederazione con gli europarlamentari italiani, tenuto in una sala gremita dell’Eurocamera di Bruxelles. Presente il rappresentante permanente aggiunto dell’Italia presso l’Unione europea, ambasciatore Stefano Verrecchia.

A pochi mesi dall’insediamento del nuovo Parlamento e alla vigilia della nascita della nuova Commissione, la CNA – forte dei 620mila e passa soggetti rappresentati – si è posta alla testa di questa autentica “maggioranza silenziosa” del sistema produttivo, il 99 per cento delle aziende, composta da artigiani e piccole imprese nel confronto con i rappresentanti italiani in Europa.

“Siamo decisamente e convintamente europeisti – ha sottolineato Costantini – fin dagli anni ottanta apriamo a Bruxelles i nostri uffici. Facciamo parte dell’organizzazione sovranazionale SmeUnited, che riunisce circa 70 associazioni di oltre trenta Stati. E già da ora vi annuncio che saremo periodicamente a Bruxelles per eventi simili a questo e per tenere aperto questo confronto. A voi chiederò poi, una volta organizzato, la partecipazione a una sorta di ‘open day’ nel quale andrete a visitare una bottega del vostro territorio per vedere da vicino chi sono e come lavorano gli artigiani”.

Il presidente della CNA si è impegnato a sfatare alcuni luoghi comuni al riguardo delle piccole imprese. “Non è vero che sono poco innovative – ha tenuto a precisare – L’anno scorso al nostro premio per l’innovazione ‘Cambiamenti’ su circa 1.300 imprese finaliste perlomeno 900 avevano già concretizzato progetti utilizzando l’Intelligenza artificiale”. Né è vero che le piccole imprese non siano attente all’ambiente. “Ma chi credete che abbia inventato l’economia circolare? – ha evidenziato – Nelle botteghe non si butta via niente. Gli artigiani recuperano tutto quanto possono recuperare, a esempio dagli impianti che sostituiscono”...

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