08 agosto 2024

Autoproduzione energetica, ecco tutte le opportunità



In un momento storico caratterizzato da sfide energetiche sempre più pressanti, il ruolo della CNA si è rivelato cruciale nel sostenere le imprese italiane. Il Decreto Legge 19/2024, noto come Piano Transizione 5.0, rappresenta un’importante vittoria per la CNA e una grande opportunità per artigiani e Pmi, grazie all’introduzione di nuove agevolazioni fiscali per progetti di autoproduzione e risparmio energetico.

Un impegno costante per la sostenibilità

Fin dall’inizio della crisi energetica, CNA ha lavorato incessantemente per promuovere soluzioni strutturali in grado di rafforzare il sistema energetico italiano. La promozione dell’autoproduzione energetica, in particolare per le piccole e medie imprese, è stata identificata come una strategia vincente. Questa scelta permette non solo di ridurre i costi energetici, che rappresentano una voce di spesa significativa per le Pmi, ma anche di contribuire significativamente agli obiettivi ambientali dell’Unione Europea, rendendo l’Italia meno dipendente dalle forniture estere.

I dettagli del Piano Transizione 5.0

Il Piano Transizione 5.0, con uno stanziamento complessivo di 6,3 miliardi di euro, introduce un nuovo credito d’imposta fino al 45% dei costi di investimento per le imprese. Le agevolazioni riguardano l’acquisto di beni materiali e immateriali nuovi, tecnologicamente avanzati, che assicurano una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% per le strutture produttive o del 5% per i processi produttivi. Inoltre, sono incentivati i progetti di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e i percorsi di formazione del personale per acquisire competenze digitali ed energetiche.

Per accedere a questi benefici, le imprese devono presentare una domanda tramite la piattaforma informatica dedicata, gestita dal Gse. La domanda deve includere una descrizione dettagliata del progetto di innovazione e della prevista riduzione dei consumi energetici. Un meccanismo di “prenotazione” del credito d’imposta assicura che le risorse siano allocate in modo efficiente, favorendo i progetti più promettenti e ben strutturati.

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