16 maggio 2024

E' allarme sulle assunzioni: le imprese non trovano personale. Il Report di CNA Sardegna



Nel 2023 le imprese sarde hanno avuto un fabbisogno di circa 153mila figure professionali, ma per il 42% hanno avuto grandi difficolta nel reperire il personale. Questa difficoltà di reperimento è andata accentuandosi nel corso degli ultimi anni, passando da meno del 20% del 2017 a poco meno del 40% nel 2022, fino a superare la soglia del 40% lo scorso anno. È quanto emerge da una indagine condotta da Unioncamere elaborata dal Centro Studi della Cna Sardegna che analizza la domanda di lavoratori espressa dalle imprese. Dallo studio emerge in Sardegna un sistema imprenditoriale che fatica a trovare la forza lavoro necessaria per un pieno sviluppo della propria attività.
“Il quadro mostra un profondo squilibrio tra domanda e offerta e una particolare rigidità dei settori delle costruzioni e dei trasporti”, commentano Luigi Tomasi e Francesco Porcu, rispettivamente presidente e segretario regionale della Cna Sardegna. “In questi settori, le micro imprese regionali faticano a vedere soddisfatta la domanda di personale per supportare i flussi di forza lavoro in uscita, sia in termini numerici sia in termini qualitativi; i motivi sono legati a fattori demografici e, soprattutto, a una sempre minore capacità attrattiva di questi settori rispetto ad altre attività lavorative. In sostanza, da un lato, il sistema imprenditoriale non è in grado di attirare forza lavoro in ambiti strategici per l’economia locale della Sardegna; dall’altro, sussiste un problema di carenza di percorsi formativi mirati a preparare figure professionali necessarie per colmare il gap generazionale e gestire il processo di innovazione (di processo, amministrativa, di prodotto), trasferimento tecnologico e transizione verde, un processo che mostra aspetti particolarmente critici per le realtà imprenditoriali meno strutturate”.

Per il settore delle costruzioni, poi, si pone la questione di una sfida imminente. Dopo la fase di mercato eccezionale dovuta alla spinta del superbonus, che ha alimentato la domanda di forza lavoro da parte delle imprese - non solo numericamente ma anche in termini di qualità degli addetti da coinvolgere in operazioni più complesse - con l’approvazione della Direttiva Casa Green, nei prossimi anni sarà necessario intervenire in maniera decisa sul patrimonio abitativo.

La CNA stima che il tasso di riqualificazione edilizia necessario per raggiungere gli obiettivi di riduzione dei consumi energetici potrebbe essere persino maggiore di quanto registrato durante il periodo del superbonus; le abitazioni che potrebbero essere soggette a interventi di riqualificazione sarebbero circa 9.000 unità all’anno, contro le 7.600 del superbonus, per un volume di investimenti complessivi, da qui al 2034, pari a circa 6,6 miliardi di euro necessarie a riqualificare circa 91.300 unità abitative totali.


CS_ Allarme sulle assunzioni_Le imprese non trovano personale_Report CNA Sardegna.pdf RS_Allarme sulle assunzioni_Le imprese non trovano personale_Report CNA Sardegna.pdf
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