12 gennaio 2022

Finanziaria 2022: le proposte CNA



Accompagnare agli incentivi e ai supporti economici previsti per i comuni con meno di 3mila abitanti che andrebbero differenziati per intensità, favorendo i comuni e le aree territoriali dell’entroterra dove più alta è la scala del disagio, la messa in campo di concreti progetti di sviluppo locale capaci di valorizzare e mettere a valore i tratti distintivi , i punti di forza e le vocazioni delle aree territoriali coinvolte, a partire a partire dal patrimonio paesaggistico e culturale, promuovendo la cultura, l’economia, le tradizioni e l’artigianato locale a partire da quello artistico e tradizionale. È questa la priorità – articolata in una serie di proposte concrete – esposta questa mattina dai rappresentanti della Cna Sardegna auditi dalla III Commissione (Programmazione, Bilancio e Politiche Europee) del Consiglio regionale in merito alla manovra di Bilancio 2022-2024.

“Il disegno di legge in esame affronta alcune criticità dell’isola, ma l’impianto circoscritto su cui interviene fa pensare ad un provvedimento di carattere transitorio che rimanda a interventi successivi la definizione di una strategia compiuta che viene solo enunciata nel documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) – hanno detto Luigi Tomasi e Francesco Porcu, rispettivamente presidente e segretario regionale della Cna Sardegna, evidenziando tra gli obbiettivi del 2022 la necessità di irrobustire e consolidare la ripresa economica e definire le coordinate entro cui avviare la gestione del PNRR e dei Fondi Europei 2021/2027; le Istituzioni regionali – hanno affermato Tomasi e Porcu guidino i processi di trasformazione economica programmando e orientando l’allocazione delle risorse del PNRR e dei Fondi Europei per sostenere in maniera virtuosa il processo di riposizionamento qualitativo del tessuto produttivo isolano chiamato a reggere la sfida competitiva tra sistemi territoriali proposta da mercati sempre più aperti e agguerriti. Considerato – continuano i vertici CNA - che una parte importante degli investimenti delle cui realizzazioni saranno responsabili le regioni e gli enti locali, si prevede che le risorse vengano distribuite attraverso procedure selettive tra le amministrazioni beneficiarie, il rischio è quello di acquisire una percentuale di risorse inferiore a quelle potenziali spettanti; è urgente pertanto che la regione si doti di task Force e Centri di Competenza Territoriale per gestire PNRR e Fondi Strutturali.” Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) italiano, articolato intorno a 3 assi strategici e strutturato in 6 missioni, prevede infatti risorse complessive da utilizzare tra il 2021 e il 2026, pari a 235,6 mld di euro, a cui si aggiungono le risorse del nuovo ciclo di programmazione 2021/2027. Il PNRR ha previsto di riservare alle 8 regioni del mezzogiorno il 40% delle risorse “territorializzabili” per un valore di circa 82 miliardi.


CS - Finanziaria 2022 - le proposte CNA.pdf RS - Finanziaria 2022 - le proposte CNA. docx.pdf
  • Convenzioni CNA