25 gennaio 2017

Legge di stabilità 2017. Lavoro, investimenti e reintegro delle dotazioni per la 949/52 e l'apprendistato



Senza una energica scossa positiva la Sardegna continuerà a vivere una difficilissima congiuntura economica oscillando pericolosamente, come è successo negli ultimi anni, tra la recessione e la stagnazione. Anche nel 2016 la Sardegna si segnala infatti come la regione italiana meno capace di cogliere i deboli effetti espansivi che la attuale debole congiuntura economica propone: le ultime previsioni per l’anno in corso assegnano all’isola una crescita del Pil dello 0,3%, insieme alla Calabria la più bassa fra le regioni italiane.
E’ quanto è emerso questa mattina durante l’audizione dei vertici della CNA Sardegna, il presidente Pierpaolo Piras e il segretario regionale Francesco Porcu, sentiti in audizione dalla Terza Commissione del Consiglio regionale della Sardegna in merito alla legge di stabilità 2017.
Piras e Porcu hanno espresso profonda preoccupazione per i ritardi e l’esasperante lentezza con cui procede l’attuazione dei processi per la spendita dei fondi europei: “vi è un collegamento diretto nella condizione di stagnazione in cui versa il nostro sistema economico – privato degli stimoli positivi che può avere l’immissione di risorse importanti – e il lento procedere dei processi legati alla spesa in ambiti strategici della programmazione 2014-2020, in primis bandi per i sistemi produttivi, la programmazione territoriale, le opere infrastrutturali tutte”.
Secondo la Cna la scossa sistema economico isolano può venire da un Piano straordinario per il lavoro da 100 milioni di euro che rilanci gli investimenti, con opere pubbliche di piccolo taglio ad alta intensità di manodopera, elevata redditività ed immediata cantierabilità, da finanziare con il Fondo SFIRS che ammonterebbe oggi a circa 250 milioni di euro.
La CNA Sardegna inoltre ha proposto il rifinanziamento, di due misure agevolative per il comparto artigiano, la legge 949/1952 e la legge regionale 12/2001 sull’apprendistato, che pur non necessitando di ingenti risorse economiche, hanno fin qui conseguito importanti risultati.
In particolare la 949/52, oltre a supportare le operazioni di investimento, prevede “il finanziamento scorte”, un prodotto studiato su misura delle piccole imprese, destinato a favorire l’approvvigionamento delle scorte di materie prime e prodotti finiti e il reintegro del capitale circolante. Una misura dunque capace di facilitare l’accesso al credito delle piccole imprese, che allo stato rimane una importante criticità per le imprese. 


CS - Audizione Finanziaria 2017 del 25_01_17.pdf RS - Audizione Finanzaria 2017 del 25_01_17.pdf
  • Convenzioni CNA