01 giugno 2011

Crisi dell'edilizia in Ogliastra



Il primo Rapporto sul mercato delle costruzioni dell’Ogliastra, presentato dalla CNA Costruzioni Sardegna insieme alla CNA Ogliastra venerdì 27 maggio 2011 a Tortolì (OG), restituisce un'immagine a tinte cupe dell’andamento del settore nella provincia.

Stime fortemente in diminuzione rispetto agli anni 2008-2009 e di pesante segno negativo per tutti i principali indicatori:
-42% il volume d’affari sul 2009; -16% gli investimenti in abitazioni; crollo drastico del non residenziale privato -78%; caduta libera per le opere infrastrutturali e la produzione residenziale -20%, per le volumetrie -31% e per le nuove abitazioni ultimate -16%.

Si inasprisce la crisi occupazionale nel settore, che in soli due anni, dal 2009, registra una contrazione del 29%; è il lavoro dipendente la componente che mostra le sofferenze più acute: - 900 posti di lavoro complessivi, con una perdita di 500 addetti nel 2009, cui si sono sommati ulteriori 400 addetti nel 2010.

Le stime previsionali 2011 indicano una leggera ripresa complessiva, che interesserà diversi segmenti di mercato +4,5%; ma senza interventi di stimolo e rilancio, il rischio di stagnazione si palesa per i prossimi anni come verosimile condizione del settore, che aggraverebbe irrimediabilmente la situazione delle imprese già fortemente segnate dalla crisi.

“Rischiamo - dichiarano Francesco Porcu e Sandro Maxia, Segretario regionale CNA e Presidente di CNA Ogliastra - una lunga stagione di stagnazione che manterrà bassi i livelli occupazionali e minerà la tenuta di migliaia di imprese: la Regione sblocchi la spesa, promuova e governi il cambiamento. Semplificazione, processi aggregativi e percorsi di riqualificazione sono le priorità che il comparto deve darsi”.

“Provincia e Comuni - hanno aggiunto i vertici CNA - promuovano un tavolo di coordinamento per monitorare le opere pubbliche che possono essere rese subito cantierabili”. 


 


  • Convenzioni CNA